Confinante con la cattedrale è la barocca Chiesa di S. Reparata (1741) che conserva un baldacchino ligneo, prima nella cattedrale, opera del 1677 di Carlo Riccione che lo eseguì ad imitazione del famoso baldacchino del Bernini in S. Pietro a Città del Vaticano. Di fronte alla cattedrale c’è il Teatro Comunale del 1881, la cui facciata ricorda quella della Scala di Milano.
Su corso Adriano prospetta la Chiesa di S. Agostino del XIV sec.: ha un bel portale in forme gotico-rinascimentali, opera del ‘400 di Matteo di Napoli; singolare è una lumaca. ivi scolpita dallo stesso Matteo. a ricordo della sua proverbiale lentezza nell’eseguire i lavori. All’interno, ad una navata, è un affresco di Andrea De Litio. Elegante il campanile che, in piccolo, ripropone le forme di quello della cattedrale.
Lungo il corso prospetta anche la Chiesa di S. Francesco, dalla scenografica scalinata a doppia rampa barocca, rifatta nel ‘700 dall’architetto Fontana di Penne, dopo la distruzione della primitiva chiesa trecentesca.
Un esempio di architettura civile del XVI sec. è il Polazzo Acquaviva (dalla famiglia degli Acquaviva che ebbe Atri in’signoria dal XIV al XVIII sec. quando Ferdinando I, re di Napoli, le concesse il titolo di duchi di Atri). Edificato nel ‘300 su una cisterna romana di servizio alle terme, venne ampiamente ristrutturato nel XVI sec. in forme rinascimentali. Al di sopra vi si scorge la torre civica con l’orologio. L’interno del palazzo ha un vasto cortile con un loggiato di ispirazione romanico-gotica. Oggi è sede del comune.
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