L’origine del nome Silvi pare derivi da un tempietto dedicato a Silvano, il dio italico protettore delle greggi e di pastori; questo farebbe pensare che tutto il territorio fosse preferito per la transumanza, situato tra le colline e il mare. Di origine medievale, sorge sul sito dell’antico Castrum Silvi; ma un insediamento romano è stato individuato anche in contrada Fornace. Il borgo, nel XIV secolo era feudo dell’Abbazia di San Giovanni in Venere e in quello successivo apparteneva agli Acquaviva, duchi d’Atri. A partire dalla seconda metà dell’Ottocento, anche in seguito alla costruzione della Ferrovia Adriatica e allo sviluppo turistico, si è notevolmente sviluppata l’area costiera. A ridosso delle spiagge ampie e sabbiose si snodano lievi colline e tra queste, il borgo medievale di Silvi alta, l’antica postazione romana, da cui il panorama spazia dal Gran Sasso al mare aperto. Tra le emergenze architettoniche, la Cattedrale di San Salvatore risalente al XI secolo, di arte benedettina con affresco del XII secolo e la torre campanaria del 1706. Sulla costa si segnalano belle ville tardoottocentesche e dei primi decenni del novecento.