Agricoltura: progetti e ricerche della Riserva Naturale Regionale Oasi WWF “Calanchi di Atri”

Tanti i progetti della Riserva in questo settore. Dal progetto colture e culture nell’Oasi dei Calanchi che ha portato alla rigenerazione di un’azienda agricola dedita alla vendita alla grande distribuzione di latte ad affermarsi oggi tra le migliori aziende casearie del teramano, con metodi di vendita e di produzione assolutamente sostenibili (filiera corta), tecniche di lavorazione artigianali e latte proveniente da razze meno “spinte” come la Bruna. Che ha prodotto la nascita del Miele di Sulla dei Calanchi con un’azienda che commercializza tale prelibatezza su tutto il territorio regionale e con l’ultima neonata, la Gallina Nera Atriana, una razza avicola, già citata da Plinio nella Naturalis historia, fino a pochi anni fa a rischio di estinzione e che invece, attualmente, grazie all’attività di recupero portata avanti da un’azienda locale, vede 7 nuclei di animali sparsi in altrettante famiglie custodi su tutto il territorio provinciale.
Da non dimenticare il progetto EKK che ha permesso agli agricoltori di essere presenti nei saloni delle eccellenze d’Abruzzo, il progetto Amici del Parco, in cui l’Oasi insieme all’AMP Torre del Cerrano e alla Riserva Regionale Lago di Penne, ha intrapreso una strada che ha portato le aziende agricole ad essere presenti con le loro referenze in oltre 50 punti vendita sulla costa adriatica e in un apposito spazio denominato “La piazzetta del Gusto” e il progetto “I Sapori di Atri”, dove tutte le aziende agricole del territorio di Atri sono valorizzate e promosse attraverso un cartellino in 4 lingue distribuito nelle attività ricettive della costa e della città. Inoltre la Riserva ha fornito, nonché aiutato nell’installazione, recinti elettrificati e dissuasori acustici a tutti gli imprenditori agricoli e piccoli coltivatori presenti in Oasi, per contrastare, ove presenti, i danni pro- vocati alle colture da parte della fauna selvatica.